
⭕ SMART WORKING, SUPERBONUS E COVID: COME È CAMBIATO IL MERCATO IMMOBILIARE
ℹ️ L’effetto della pandemia si è fatto sentire molto anche sul mercato immobiliare, con le nuove abitudini come lo smart working e le misure attuate dal Governo per la ripresa (primo fra tutti il Superbonus 110%) che hanno influenzato le scelte in termini di compravendite e contratti di affitto.
QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI ABITAZIONI PIÙ RICHIESTE❓
✅ La pandemia ha cambiato la percezione del luogo in cui le persone vivono e lavorano, oltre alle loro abitudini. Il mercato immobiliare si è quindi trovato di fronte ad un profondo cambiamento.
? A molte persone l’obbligo di rimanere a casa ha fatto scattare la voglia di acquistarne una con caratteristiche diverse, prime fra tutte quelle di un maggiore spazio e di avere più aree verdi o terrazzi a disposizione della famiglia, a discapito della centralità dell’abitazione.
? Mediamente in Italia nel 2020 l’offerta di case in affitto è cresciuta di ben il +63%. Anche la domanda è cresciuta considerevolmente seppure non allo stesso ritmo: +52%.
CHE IMPATTO HA AVUTO IL SUPERBONUS 110%❓
? Le agevolazioni su ristrutturazioni, interventi di messa in sicurezza degli edifici e di efficientamento energetico hanno ridestato l’interesse verso il mercato immobiliare di ruderi, case coloniche e più in generale degli immobili da riqualificare.
? In questi casi l’obiettivo è quello di fruire delle coperture previste per i diversi interventi garantiti dai bonus edilizi, diminuendo quanto più possibile o addirittura azzerando il costo degli interventi stessi.
COSA CERCANO I LAVORATORI IN SMART WORKING❓
? Spesso oggi per svolgere la propria attività lavorativa sono sufficienti un computer e una buona connessione a internet: la progressiva affermazione dello smart working, oltre a consentire un allontanamento dalle metropoli e la possibilità di comprare casa dove i prezzi sono più contenuti, ha reso necessario acquistare immobili più grandi, magari soluzioni indipendenti, che comprendano almeno un ambiente destinato ad uso ufficio.
? Più che l’esposizione della camera da letto o la luminosità della cucina, nella scelta dell’immobile si valutano il livello di comfort e il corretto isolamento dal resto della casa della stanza adibita a studio professionale. La priorità è poter lavorare in un ambiente tranquillo, che favorisca la concentrazione.
? Si tende a traslocare più di rado, ma anche a preferire l’affitto all’acquisto, in modo da poter cambiare domicilio più facilmente non appena ci si imbatte in un’offerta migliore. La parola d’ordine è flessibilità, concetto che si applica non solo agli orari di lavoro ma anche al modo di concepire la casa.
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